Quando è necessario fare il revamping di un impianto fotovoltaico?
Capire quando è necessario fare il revamping di un impianto fotovoltaico è fondamentale per garantire l’efficienza energetica e la continuità degli incentivi. Il revamping diventa indispensabile quando l’impianto presenta cali di produzione, malfunzionamenti frequenti, usura evidente dei moduli o degli inverter, oppure quando le tecnologie installate risultano superate rispetto agli standard attuali. Generalmente, si consiglia di valutare un intervento dopo 10-15 anni di funzionamento, periodo in cui i componenti iniziano a perdere efficienza. Inoltre, il revamping è obbligatorio in caso di sostituzione di componenti principali o ristrutturazione dell’impianto incentivato, da comunicare tempestivamente al GSE tramite piattaforma SIAD, allegando la documentazione necessaria.
Luchetta Rottami, con sede ad Ancona (Marche), è specializzata nel supporto completo per operazioni di revamping: smontaggio dei moduli obsoleti, gestione del trasporto e riciclo certificato presso il proprio impianto automatico, oltre alla cura di tutte le pratiche con il GSE. Operiamo in tutta Italia, assicurando un intervento tracciabile, conforme e sostenibile. Rivolgerti a Luchetta Rottami significa valorizzare il tuo impianto fotovoltaico con la massima professionalità.
Quali componenti si sostituiscono durante il revamping?
Durante un intervento di revamping fotovoltaico, vengono sostituiti i componenti principali dell’impianto che risultano obsoleti, danneggiati o non più efficienti. In genere, il revamping prevede la sostituzione dei moduli fotovoltaici, soprattutto se presentano cali di rendimento o degrado dei materiali. Spesso si interviene anche sugli inverter, che hanno una vita media inferiore rispetto ai pannelli e sono fondamentali per l’efficienza complessiva del sistema.
Oltre a moduli e inverter, possono essere sostituite le strutture di supporto, i quadri elettrici, i cavi e i sistemi di monitoraggio. In alcuni casi si aggiornano anche gli interfacciamenti alla rete elettrica e i sistemi di sicurezza. Tutte queste operazioni vanno comunicate al GSE, in particolare per impianti incentivati, attraverso la piattaforma SIAD, con relativa documentazione tecnica.
Luchetta Rottami, con sede ad Ancona (Marche), offre un servizio completo per il revamping, occupandosi non solo della rimozione e sostituzione dei componenti, ma anche dello smaltimento certificato dei materiali dismessi attraverso il proprio impianto di riciclo automatico, garantendo un intervento sostenibile e conforme alla normativa RAEE.
Il revamping fa decadere gli incentivi GSE?
No, il revamping non fa decadere automaticamente gli incentivi GSE, ma è fondamentale seguire scrupolosamente le procedure previste dal Gestore dei Servizi Energetici. Qualsiasi intervento di modifica su un impianto fotovoltaico incentivato, come la sostituzione di moduli, inverter o altri componenti principali, deve essere comunicato al GSE tramite la piattaforma SIAD entro 60 giorni. Occorre fornire tutta la documentazione tecnica richiesta, come l’elenco dei nuovi componenti installati, le matricole dei moduli sostituiti e le certificazioni di smaltimento RAEE. Se la comunicazione è corretta e tempestiva, gli incentivi continueranno ad essere erogati senza interruzioni.
Luchetta Rottami, con sede ad Ancona (Marche), supporta i clienti in tutte le fasi del revamping, garantendo la corretta gestione burocratica e il riciclo certificato dei componenti dismessi presso il proprio impianto di trattamento automatizzato. Grazie alla nostra esperienza e al servizio chiavi in mano, assicuriamo un aggiornamento dell’impianto in piena conformità normativa, tutelando il diritto agli incentivi in corso. Affidarsi a professionisti del settore è la scelta giusta per non rischiare la perdita dei contributi GSE.
Quali comunicazioni servono al GSE per il revamping?
Quando si effettua un revamping su un impianto fotovoltaico incentivato, è obbligatorio comunicare al GSE (Gestore dei Servizi Energetici) le modifiche apportate. Le comunicazioni devono avvenire tramite la piattaforma SIAD entro 60 giorni dalla realizzazione dell’intervento. È necessario allegare la documentazione tecnica aggiornata, l’elenco delle nuove matricole dei moduli, il certificato di smaltimento RAEE dei pannelli sostituiti e, se richiesto, il nuovo schema elettrico dell’impianto. Il GSE esaminerà i documenti per verificare che l’impianto continui a rispettare i requisiti per il mantenimento degli incentivi.
Luchetta Rottami, con sede ad Ancona (Marche), affianca i clienti nella gestione completa del revamping: dalla rimozione e riciclo dei componenti obsoleti fino alla redazione e trasmissione della documentazione GSE, assicurando un intervento tracciato, conforme e senza rischi per gli incentivi in corso. Un servizio professionale e sostenibile attivo in tutta Italia.
In Sitesi
1. Comunicazione di modifica dell’impianto
Deve essere inviata tramite il Portale GSE (sezione “Gestione Impianti”), prima o entro 60 giorni dall’intervento. Deve contenere:
- Descrizione tecnica dell’intervento di revamping
- Elenco delle componenti sostituite (moduli, inverter, quadri, ecc.)
- Nuovi dati tecnici dell’impianto (potenza, configurazione elettrica)
- Eventuali nuove schede tecniche e certificazioni
2. Dichiarazione di conformità e rispondenza normativa
- Redatta da un tecnico abilitato (professionista o impresa installatrice)
- Attesta che l’intervento è conforme alle normative vigenti (CEI, RAEE, ecc.)
3. Documentazione fotografica
- Foto dei moduli vecchi (prima)
- Foto dei nuovi moduli/installazione (dopo)
- Foto della targhetta identificativa dei moduli/inverter
4. FIR (Formulario Identificazione Rifiuti)
Se vengono smaltiti moduli o inverter, è necessario allegare i formulari RAEE per dimostrare il corretto smaltimento.
5. Certificazioni nuovi componenti
- Schede tecniche dei nuovi pannelli, inverter e altri dispositivi
- Certificazioni di prodotto (es. IEC 61215, IEC 61730 per moduli)
⚠️ Attenzione: quando il revamping è “significativo”
Se la modifica comporta un aumento della potenza nominale o una sostituzione di moduli con altri diversi per tecnologia, taglia o numero, il GSE potrebbe:
- richiedere un nuovo incentivo (in casi estremi)
- sospendere l’incentivo fino a verifica documentale
Il revamping fotovoltaico è soggetto a permessi o autorizzazioni?
Sì, il revamping fotovoltaico può essere soggetto a permessi o autorizzazioni, a seconda dell’entità dell’intervento e della tipologia dell’impianto. Se il revamping prevede la sostituzione di componenti equivalenti (ad esempio moduli o inverter con caratteristiche tecniche simili), generalmente si configura come manutenzione ordinaria, e non richiede autorizzazioni particolari. Tuttavia, se l’intervento comporta modifiche strutturali, aumento di potenza, cambiamenti all’allaccio alla rete o interventi su impianti soggetti a vincoli paesaggistici o ambientali, potrebbero essere necessari permessi specifici, come la DIA, la SCIA, o addirittura l’autorizzazione unica.
Inoltre, per impianti incentivati dal GSE, è sempre obbligatoria la comunicazione tramite piattaforma SIAD, con allegata documentazione tecnica e ambientale.
Luchetta Rottami, con sede ad Ancona (Marche), supporta i clienti anche nella fase burocratica, valutando il tipo di intervento, gestendo lo smaltimento RAEE e preparando tutte le pratiche necessarie per il GSE e per gli enti locali. Affidarsi a professionisti esperti permette di realizzare il revamping nel pieno rispetto della normativa, evitando ritardi o sanzioni.
Modello Comunicazione Intervento di Revamping al GSE